IL POTERE DEL SUONO
Nell’esperienza delle antiche culture e delle filosofie olistiche, da sempre al suono e al potere
alla vibrazione sonora è riconosciuto un “
potenziale terapeutico”. Certo non sostituisce la cura tradizionale del medico o dello psicologo, ma può costituire un valido supporto alla ricerca di uno stato di benessere ottimale.
Per cui le nostre capacità percettivo-uditive possono essere utilizzate come porte di accesso al nostro corpo e alla nostra mente per interagire con loro, stimolandone opportunamente la naturale capacità all’autoguarigione.
Non c’è nulla di magico o mistico in questo, ma gli effetti frequenziali del suono sono supportati dalla recente ricerca scientifica e dalla psicoacustica. Anche la Cimatica è una scienza che studia come la vibrazione genera forme diverse: il suono influisce sulla materia e produce modelli geometrici che variano a seconda delle diverse frequenze. Un materiale sottoposto ad una vibrazione specifica, assume una sua forma particolare relativa alla frequenza d’onda a cui è stato sottoposto.
Tutto è energia e vibrazione ed il suono è anch’esso una forma di energia generata da vibrazioni che possono essere prodotte in vari modi, rappresentate in frequenza ed ampiezza. La frequenza indica la velocità di vibrazione (cicli completi al secondo) e viene misurata in Hertz (Hz), l’ampiezza indica invece la quantità di energia impiegata per generare un suono e si misura in decibel. Oltre a questi due parametri ve ne sono altri che caratterizzano il suono e le sue armoniche.
LA COMUNICAZIONE CELLULARE E' FATTA ANCHE DI VIBRAZIONI
Il nostro corpo è fatto di ritmi ed è immerso
costantemente nel suono. Cuore, cervello ed intestino sono sincronizzati tra di
loro. Le nostre cellule dialogano tra di loro attraverso due componenti
vibratorie fondamentali: la luce ed il suono. Ecco dunque che il suono può
diventare un importante veicolo di stimoli capaci di essere percepiti, trasdotti
ed integrati a livello fisiologico, neurologico e psico-emozionale.
Pensiamo ad esempio, alle modificazioni che possono indurre suoni fastidiosi o piacevoli sia a livello fisiologico che neuronale, oppure alle modificazioni a livello di onde cerebrali di rallentamento o accelerazione di esse, sottoposte a stimoli esterni. L’apparato uditivo è implicato in importantissime funzioni fin dal concepimento e, via, via nell’arco dell’intera vita. Questo delicato meccanismo è una specie di centralina che segnala costantemente il nostro stato mentale, emotivo e fisiologico.
Le cellule del nostro corpo non hanno esclusivamente una dimensione organica, ma anche elettromagnetica. Ognuna di esse genera un campo elettromagnetico che interagisce con le altre simili vicine, creando un effetto di risonanza il quale caratterizza i vari organi e tessuti e influenza la loro struttura, forma e funzione. Quando, per qualche motivo, questo “campo risonante” viene alterato, si genera uno squilibrio, una disarmonia che è il primo segnale di una catena viziosa che può degenerare in un disturbo organico. Per risonanza intendiamo quel fenomeno in base al quale un oggetto (per esempio un diapason) è portato a vibrare naturalmente se un altro oggetto vibra alla stessa frequenza, quindi nel nostro caso è come se perdessimo questa capacità. Ecco perché è importante permettere al nostro corpo e alla nostra mente di recuperare la risonanza originaria e ristabilire l’equilibrio vitale.
Opportune stimolazioni elettromagnetiche digitalizzate sotto forma sonora, possono essere un valido aiuto per risintonizzare
il nostro corpo ad un livello più coerentemente fisiologico.
LE VIE DI COMUNICAZIONE DEL SUONO
L’apparato uditivo è intimamente interconnesso con la
maggior parte dei nervi cranici, in particolare il nervo vago che nel suo
percorso è attaccato al timpano. Con la sua rete complessa e fitta di
diramazioni, il nervo vago innerva moltissimi organi ed è implicato nella
gestione del sistema neurovegetativo e della risposta
ortosimpatica/parasimpatica. Questo fa sì che le comunicazioni che passano
attraverso questo nervo e toccano i vari apparati e tessuti corporei, sono
influenzate dall’orecchio. Poiché il timpano viene fatto vibrare dal suono, è
possibile utilizzare particolari frequenze sotto forma di complessi stimoli
sonori, per mettere in risonanza il nostro organismo, sfruttando anche le fibre
sensitive del nervo vago per far viaggiare queste onde.
I TRATTAMENTI SONORI DIGITALI PER RITROVARE IL BENESSERE
OTTIMALE
E’ possibile quindi configurare dei veri e propri
trattamenti sfruttando le nuove tecnologie per generare frequenze appropriate
sotto forma di impulsi sonori digitalizzati. Questi trattamenti possono essere
sfruttati a livello funzionale e biofisico, per aiutare il nostro corpo a
controllare lo stress, ridurre il dolore, migliorare la qualità del sonno,
riequilibrare il sistema neurovegetativo, agire sulle risposte emozionali,
alleviare le tensioni muscolari, riequilibrare i centri energetici e tanti altri
aspetti che riguardano il nostro benessere in generale. Inoltre assume un
potenziale trasformativo di grande valore nella evoluzione individuale.